Etichetta: autoproduzione Franti Formato: Vinile, 12”, 33 RPM Anno di pubblicazione: 1985 Copie stampate: I edizione 500 (con volantino incollato sul fronte copertina)
II edizione 200 (con copertina stampata)
III edizione 300 (con etichette sul disco invertite)
IV edizione 200
Lato A
No future (nuova versione) Preachin’ blues Io nella notte Only a new film Le loro voci
Lato B
Chiara realizzazione di Ryonen Joey Lasciateci sentire ora Vento rosso Solidi (versione strumentale) The week song
Le due tracce presenti, sono gli inediti rispetto a Luna Nera del 1983
No future
il sole scalderà gli ultimi piani sotto casa c’è disperazione se guardo adesso oltre l’insegna ci vedo il fumo che si sta agitando sotto la nostra lingua muta sotto la nostra lingua muta il vecchio cine spento da anni le scale e i nervi sempre sconnessi un nuovo inverno per combattere nuovo messaggio da stelle lontane sotto la nostra lingua muta, sotto la nostra lingua muta no dreams, no future no dreams, no future no dreams, no future lo spazio intorno è già sparito vivo nell’europa abbandonata non piove mai, non piove ma più il mio futuro è già finito sotto la nostra lingua muta sotto la nostra lingua muta no dreams, no future no dreams, no future no dreams, no future
Lalli: voce Massimo D’Ambrosio: basso elettrico Renato Striglia: chitarra Vanni Picciuolo: chitarra Marco Ciari: batteria Stefano Giaccone: sax e voce
registrazione: Dynamo Studio, Torino tecnico del suono: Marco Cimino 1984
Preachin’ Blues
I was up this morning all my blues walking like a man I was up this morningall my blues walking like a man worried blues give me your right hand and the blues fell mama’s child tore me all upside down blues fell mama’s child and it tore me all upside down travel on, poor bob just can’t turn you around the blues is a low-down shakin’ chill yes, preach ‘em now is a low-down shakin’ chill You ain’t never had ‘em I hope you never will well, the blues is a achin’ low-down heart disease like consumption killing me by degrees
ero sveglio stamattina tutti i miei blues camminavano come un uomo blues angosciato dammi per favore la tua mano destra il blues mi ha buttato a terra mi ha fatto a pezzi continua a viaggiare, povero Bob non puoi tornare indietro il blues è un brivido profondo che ti scuote il blues è una malattia di un vecchio cuore dolente è la consunzione mi uccide piano piano
registrazione: Dynamo Studio, Torino tecnico del suono: Marco Cimino maggio – giugno 1983
Io nella notte
come un gioco di bambina mai toccato per davvero come passa il giorno senza me strano gioco di follia come notti sempre nuove resta fermo nella mente così posso ritrovarti con le dita dei pensieri come tracce di altri sonni faccio fuori la paura il motore gira giusto, sono proprio io nella notte Prendo fiato, le mani aperte com’è dolce darsi tempo così posso ritrovarti sottovoce nella rabbia bambina davvero aspetto il mio presente giochi nuovi, le risa tu che mi vuoi di più occhi sparsi, la luce senti chiudi la mia testa senza fiato la mente ruba in fretta l’occasione i sogni cambiati seguo piano la mia voglia tu che giochi sul filo e in fondo non mi cerchi senza sosta la corsa le carezze parlano io so, non mi sogni io non ti cerco
registrazione: Dynamo Studio, Torino tecnico del suono: Marco Cimino maggio – giugno 1983
Only a new film
when all those things are swinging around to let no way out for you and the intermittent blue headlights are climbing on the damp streets all around our houses keep me a place and please sit down I’d slept not long for waiting you all is running inside the phone their voices upon the unchangeable tapes are talking to you only a new on the tv screen listen to them: they’re saying heroin try only to be my neighbour don’t get exited don’t love me self confidence all around our houses make some money have some posters on your walls they’re threading their hands into my oven they are playing at the nazi doctors with us are talking with us only a new on the tv screen
quando tutte queste cose ti girano attorno da non lasciarti via d’uscita e le luci blu intermittenti risalgono le strade umide tutt’attorno alle nostre case tienimi un posto, e per favore siediti non ho chiuso occhio per aspettarti tutto sta correndo dietro al telefono le voci su nastri inalterabili ti stanno parlando è solo un nuovo film alla televisione ascoltale: dicono di eroina cerca solo di essere il mio vicino di casa non agitarti, non amarmi imbarazzo tutt’attorno alle nostre case puoi fare un po’ di soldi, avere i poster sui muri stanno infilando le loro mani nel mio forno giocano ai dottori nazisti con noi ti stanno parlando è solo un nuovo film alla televisione
registrazione: Dynamo Studio, Torino tecnico del suono: Marco Cimino maggio – giugno 1983
Le loro voci
poco sole, pochi i giochi i bambini guardano su una scia graffia il cielo occhi scuri cercando un sé Inventa madre, tu che sei dolce storie impaurite di felicità presto il sonno ci prenderà suoni lievi la tua voce quattro di mattina, piove piano me li vedo i marciapiedi trasparenti il buio e i neon è solo un altro giorno ti svegli e sei dentro un sogno mi dici dormi, guardi l’ora una piega cancella il tuo viso suoni lievi la tua voce una mano conta i minuti respira storie di gioia bruciata una mano tatuata sul palmo è fredda è notte è Beirut. sembra una notte come tante ruba ancora aria là fuori occhi feroci uccidono il giorno forse domani solo una foto. mani, le mie mani su beirut, taglio di luce spezza il sorriso mani, le mie mani, il cuscino la fine del sonno è dentro. sembra una notte come tante quasi sento gridare qua sotto si, lo so, è molto lontano anche la strada è sempre uguale
registrazione casalinga tecnico del suono: Alessandro Picciuolo novembre 1984
Joey
joey riusciva a trasformare i giochi che aveva la scuola in macchine distruttive e pericolose le altalene diventavano macchine da demolizione in cima alle quali o al jungle-gym egli passava ore ore ed ore ad imitare i rumori delle macchine
testo di B. Bettelheim Lalli: voce Massimo D’Ambrosio: basso elettrico Vanni Picciuolo: chitarra Marco Ciari: batteria Paolo “Plinio” Regis: tastiere Stefano Giaccone: sax
registrazione: Dynamo Studio, Torino tecnico del suono: Marco Cimino maggio – giugno 1983
Lasciateci sentire ora
c’è una potenza nella parola. parola, lingue state sentendo, lasciateci sentire ora! se non ho una parola posso solo mostrarmi ma sono opaco, opaco, opaco… ma fino a quando? ma fino a quando? scavate in fretta! creusez! scavate in francese, in arabo scavate in russo, corso, giapponese in laotiano, svedese scavate in tedesco, basco; in sardo, armeno ed aramaico scavate in ungherese, bahasa indonesia in olandese, serbo-croato e sloveno in catalano, in macedone scavate in turco ed in spagnolo, tagalog scavate in italiano e in greco, curdo moldavo, polacco, lituano e georgiano scavate in portoghese e in gaelico norvegese e in ruanda vietnamese scavate in bantù e mandingo uolof e friulano scavate nella parlata di pechino scavate sento la mi anima gridare da sotto quelle macerie: una scarpa una calza un servo
basi: registrazione casalinga tecnico del suono: Alessandro Picciuolo voci: registrazione presso Dynamo Studio, Torino tecnico del suono: Marco Cimino maggio – giugno 1983